Criticità relative ai condensatori evaporativi operativi con acqua di torre di raffreddamento

Criticità relative ai condensatori evaporativi operativi con acqua di torre di raffreddamento

Vorrei aprire il nostro Blog con un articolo riguardante una problematica che molto spesso viene sollevata dai nostri clienti: Malfunzionamenti e perdita di efficienza di Condensatori che lavorano con acqua proveniente da torri di raffreddamento.

Questa criticità, che negli ultimi tempi è stata rilevata su molti impianti di diverso tipo, è data dalla concomitanza di più fattori, tra i quali:

  • Gli impianti in questione hanno lavorato in maniera intermittente durante il periodo Covid-19 o addirittura sono stati spenti, permettendo all’acqua di torre di “stagnare” e quindi creare depositi, incrostazioni, biofouling (accumulo indesiderato di materiale biologico) ed occlusioni di varia natura.
  • Il trattamento dell’acqua di torre non è sempre fatto in maniera opportuna, compromettendo la qualità e le caratteristiche dell’acqua circolante nell’impianto e quindi negli scambiatori di calore.
  • Poca conoscenza delle problematiche relative alla bassa qualità dell’acqua proveniente dalla torre evaporativa e quindi insufficiente o assente Manutenzione preventiva o altri sistemi atti a prevenire il deposito dei residui citati.
  • Molti degli impianti con condensazione ad acqua di torre sono “stagionali”, come impianti frigo ad assorbimento, impianti chiller condensati ad acqua, etc. vengono quindi usati poco durante i periodi freddi dell’anno permettendo così all’acqua stagnante di arrecare danno ai tubi degli scambiatori.

Per arginare le problematiche esposte, noi di Centro Radiatori consigliamo sempre di effettuare un buon piano di Manutenzione preventiva, proponendo un’analisi adeguata della criticità, in particolare offriamo i seguenti servizi per mantenere sempre alta l’efficienza degli scambiatori di calore e prevenire Guasti e malfunzionamenti dell’impianto ed i relativi fermi-impianto:

  • Lavaggio idrodinamico: Il lavaggio idrodinamico consiste nell’utilizzo di particolari ugelli che scorrono all’interno dei tubi degli scambiatori, l’acqua a pressione è in grado di rimuovere I depositi friabili dalle superfici di scambio termico. È un intervento di routine e considerato il più blando tra tutti.
  • Scovolatura Meccanica: La scovolatura dei fasci tubieri è eseguita mediante un’apposita attrezzatura costituita da un motore pneumatico, delle aste rigide componibili per tutta la lunghezza del tubo, degli utensili all’estremità a seconda della tipologia di deposito presente nel tubo, se friabile o solido, oppure una spazzola con setole in acciaio. Gli utensili e le aste rigide sono attraversati da acqua internamente per aiutare a rimuovere lo sporco e raffreddare gli utensili stessi.
  • Ritubaggio: Il ritubaggio è considerato l’intervento più invasivo e viene consigliato solo nel caso in cui c’è una percentuale di tubi danneggiati, che presentano difetti, perdite o mancanze di materiale tali da precludere il buon funzionamento dell’impianto. L’intervento consiste nell’estrarre i tubi presenti, totalmente o solo nelle aree in cui è possibile localizzare le perdite, mediante dei macchinari appositi ed inserire dei tubi costruiti a nuovo con le medesime specifiche di quelli estratti. Dopodiché si procede alla mandrinatura oppure alla saldatura dei nuovi tubi alle piastre tubiere.

Grazie alla nostra disponibilità e flessibilità, corredata da un’ottima esperienza nel costruire e manutenere scambiatori di calore, offriamo i nostri servizi su tutto il territorio italiano per analizzare in fase preliminare con i clienti ogni singola esigenza e proporre le risoluzioni delle problematiche più adatte ad ogni singolo caso.